Limes – 2017

Articoli di Piero Schiavazzi

Il senso geopolitico del viaggio di Francesco in Myanmar e Bangladesh - Limes

Birmania oggi Myanmar. E Bangladesh un tempo Pakistan dell'Est. Nazioni low cost e iniziali da B&B. A basso reddito e profilo basso. Scali periferici e campi ostici, che a un tratto alzano il prezzo e non garantiscono più il punteggio pieno, sulla scena dei viaggi apostolici.

Lo spazio sul tempo: l'amara lezione della Catalogna per papa Francesco - Limes

Come certe fumate di conclave, quando all'inizio non distingui se volgono al bianco o al nero, l'ultimatum del premier Rajoy e le acrobazie del governatore Puigdemont insieme all'indipendenza tengono in sospeso anche il papa. Più di quanto si possa immaginare.

Dall'Italia alla Spagna, papa Francesco chiama all'unità - Limes

"Vengo in mezzo a voi perché voglio portare nei miei i vostri occhi. Voglio portare con me i vostri volti". Detto, fatto. Le facce dei boat people e quella del boat pope si accostano e fondono cheek to cheek in centinaia di selfie, uno dopo l'altro, come altrettanti "visti" e imprimatur personalizzati, di permanenza e cittadinanza.

La geopolitica di papa Francesco contro la religione civile di Trump - Limes

God bless you. Due anni dopo i leader della terra, riuniti all'Onu in Assemblea generale, hanno di nuovo ricevuto la benedizione. Con la differenza che a impartirgliela questa volta non era Bergoglio, ma Donald Trump. E sono usciti con la sensazione che si trattasse di un altro Dio, di un'altra religione.

Vecchi guerriglieri e nuovi narcos: papa Francesco in Colombia - Limes

Più che una nazione, una premonizione. Il Sudamerica in un solo paese. Un quadro di Botero, dove il soggetto si dilata e la cornice gli va stretta, quasi a voler includere l'intero continente. La Colombia è stata sin dal principio una visione, agli occhi di Francesco. Tra estasi onirica e analisi geopolitica.

L'America Latina è il tallone d'Achille di papa Francesco - Limes

Da zoccolo duro a tallone d'Achille di Bergoglio. Da retroterra strategico a frontiera critica del pontificato. Da rampa di lancio a piedistallo instabile, perennemente sul punto di cedere. La metamorfosi dell'America Latina, dal 2013 a oggi, è andata di pari passo con il quinquennio di Francesco al soglio.

Battaglia in Vaticano: dove ha vinto e dove ha perso papa Francesco - Limes

Se venti riunioni - tante ne ha tenute finora, tra start e stop, rallentamenti e arretramenti - non sono bastate al C9, il Consiglio dei cardinali, per riformare il governo centrale della Chiesa, quattro concistori sono stati di converso sufficienti a Bergoglio - uno all'anno dal febbraio 2014 a oggi - per infliggere sin d'ora un colpo durissimo alle cordate ostili e sconvolgere l'assetto del sacro collegio, dove alberga il potere vero e si gioca in definitiva l'eredità del pontificato, guardando già verso il prossimo conclave.

La svolta realista di papa Francesco sulla Cina - Limes

Freno e acceleratore. Le parole dei due portavoce, ufficioso e ufficiale, di Francesco non erano mai risuonate tanto distoniche. Ai limiti del corto circuito e della convulsione istituzionale. Troppo per non indurre al sospetto di una regia unitaria, nel gioco di ombre cinesi e guerra di nervi che si svolge a distanza di ottomila chilometri fra il Colle Vaticano e la Città Proibita, ormai peraltro accessibile a tutti.

Meno anglosassone, più latina: la curia di Francesco dopo Pell e Müller - Limes

La doppia uscita di scena, nell'arco di 48 ore, di Gerhard Müller e George Pell modifica drasticamente il panorama della curia romana e la sua percezione, anche visiva, nell'opinione pubblica mondiale. Non fosse altro per la stazza di entrambi che li rende due pezzi da novanta fisicamente, oltreché istituzionalmente.

Il processo a Pell rischia di essere un regolamento di conti - Limes

Con perfetta sincronia di sceneggiatura e montaggio alternato, da thriller hollywoodiano, mentre il cardinale George Pell faceva ingresso in sala stampa e prendeva posto al microfono, trafitto dai flash dei fotografi, a pochi metri gli altoparlanti della piazza diffondevano a tutto volume l'Alleluia di Händel, offrendo un'improbabile colonna sonora.

Il nuovo asse di ferro tra Francesco e Angela Merkel - Limes

Ci sono giorni nei quali Roma, per coincidenza o "provvidenza", diventa più eterna che in altri, alzando il sipario degli anni, recenti o remoti, e offrendo un palcoscenico al confronto tra epoche, memorie storiche, leadership politiche. La soglia di San Pietro appare allora una porta temporale: l'ingresso di una galleria dove si calca l'orma e si coglie l'ombra, gigantesca, dei protagonisti.

L'Italia è il retroterra strategico (e non solo) di papa Francesco - Limes

"Guardo all'Italia con speranza": nel Salone dei Corazzieri, le parole di Francesco bucano penetranti lo schermo della tv e l'armatura delle contrapposizioni partitiche, interpretando i desideri del paese reale e interpellando i pensieri di quello legale.

Papa Francesco e Donald Trump, il G2 che oscura il G7 - Limes

Il blitz alla fine, anziché Green Peace, lo ha fatto il papa, consegnando al presidente negazionista l'enciclica sull'ambiente, magna carta del suo pontificato, e proiettandone la luce, in guisa di ecologica Pentecoste, sul vertice imminente dei sette "grandi" a Taormina. Fantasia porteña e frenesia newyorchese, che riecheggia sottile nei saloni del Palazzo Apostolico.

Dimenticare Ratisbona: la missione di papa Francesco in Egitto - Limes

La sola vettura che il papa è disposto, anzi determinato a blindare, in questo audace viaggio sulle rive del Nilo, è quella del dialogo interreligioso, che non può rimanere in sosta. Deve proseguire. Portando a destinazione il proprio carico, di speranze e ripartenze, protetto e schermato dai pericoli che lo insidiano: "Perché l'unica alternativa alla civiltà dell'incontro è l'inciviltà dello scontro".

Quattro anni di Francesco: il "secondo mandato" del papa globale - Limes

Quattro anni, nell'emisfero delle Americhe, da Washington a Buenos Aires, scandiscono il mandato dei presidenti ed esprimono il tempo di un leader. La sua distensio animae, direbbe Sant'Agostino: cioè la capacità di comprendere in sé lo spirito di un'epoca, di assumerne le aspirazioni e plasmarne le istituzioni.

Il potere di Dio - Quarto Festival di Limes - Limes

Il fantasma dello scontro di civiltà e la concretezza del terrorismo hanno riportato la religione al centro del discorso pubblico, anche nell'Occidente secolarizzato. L'uso geopolitico delle fedi e la rivoluzione bergogliana nella geografia del potere ecclesiastico. Intervengono Marco Ansaldo, Margherita Paolini, Piero Schiavazzi, Antonio Spadaro.

Papa Francesco, il proporzionale e la nuova geografia del Vaticano - Limes

Non solo il prossimo parlamento italiano, ma pure il futuro pontefice romano potrebbe essere eletto con il proporzionale. Con una differenza, però. Se il vecchio metodo di selezione della classe dirigente, sulla sponda italiana del Tevere, scandisce un ritorno al passato, su quella vaticana costituisce una novità.

Così funziona il governo rivoluzionario di papa Francesco - Limes

"Vorrei lasciarvi un pensiero semplice... la Chiesa non è un'istituzione escogitata a tavolino". Quando il 28 febbraio 2013, ultimo giorno del suo pontificato, Benedetto XVI trasmise all'incognito successore l'eredità irrisolta della riforma della curia, il cardinale Bergoglio era giunto appena dall'Argentina e non immaginava che sarebbe toccato a lui di sciogliere il rebus, utilizzando le istruzioni per l'uso.